Commoning.

Questo testo nasce in un clima politico ed economico nel quale il sostegno per le “idee”, critiche o meno, è ormai quasi inesistente. D’altronde non è difficile essere pessimisti e inattivi, quando siamo circondati da guerre, disastri ecologici e disuguaglianze sociali, quando le tecnologie e le economie globalizzate rendono le nostre vite sempre meno reali, spianando la strada a un crescente individualismo, all’isolamento e alla solitudine.
La domanda è: cosa rappresenta per noi oggi la speranza?

“Think Like a Commoner”: una breve introduzione ai beni comuni. Il libro di David Bollier.

“Think Like a Commoner: A Short Introduction to the Life of the Commons” (New Society Publishers, 2014) di David Bollier è un libro raro e prezioso. Ha il potenziale per coinvolgere un grande numero di persone nel cercare di capire “dove possiamo andare e cosa siamo in grado di fare” partendo dall’interno delle comunità in cui viviamo e concentrandoci su cambiamenti concretamente attuabili nel presente. Anche se un “movimento” popolare sui beni comuni ancora non esiste, è in atto una profonda trasformazione nelle idee di cosa significhi attivismo e Bollier, ce li descrive offrendoci un porta d’ingresso in quello che può essere un possibile futuro vivibile.

Città ribelli. Dal diritto alla città alla rivoluzione urbana. David Harvey.

Solo quando la politica riconoscerà la produzione e la riproduzione della vita urbana come processo centrale da cui origina ogni possibile impulso rivoluzionario sarà possibile mettere in atto lotta anticapitalista in grado di trasformare radicalmente la vita quotidiana. Solo quando si comprenderà che coloro che costruiscono e sostengono la vita urbana hanno un diritto immediato a quanto producono, e che tra le loro rivendicazioni c’è soprattutto quella al diritto inalienabile di creare un città a misura delle loro esigenze, avremo una politica urbana degna di questo nome.
La città forse è morta? Lunga vita alla città!.