La rivoluzione delle metropoli. La nuova geografia dell’innovazione liberista.

In che modo le aree metropolitane possono contribuire allo sviluppo economico di un territorio e di un intero sistema Paese? Secondo Bruce Katz, Jennifer Bradley possono farlo nella misura in cui sono in grado di costruire reti ravvicinate di relazioni tra soggetti produttivi, mondo della ricerca, istituzioni e “facilitatori dell’innovazione “ all’interno di un contesto vivibile, e ben infratrutturato. Il loro libro “The Metro Revolution: How Cities and Metros are Fixing our Broken Politics and Economy” prova infatti a mettere in relazione i recenti cambiamenti economici con il nuovo ruolo assunto dalle città. Ma il libro invece di vedere le aree metropolitane come comunità collaborative sulle quali si potrebbe basare la crescita futura, le immagina come arcipelaghi urbani, isole autonome, che agiscono in base ai propri interessi e che sono spinte dai propri calcoli razionali in un mare neoliberista.