Zone temporaneamente autonome.

La speranza è una specie di pessimismo controllato, o un insieme di pessimismo e ottimismo, poiché serve l’ottimismo per produrre il carnevalesco, o il carnevale stimola atteggiamenti positivi nei confronti del mondo. Credo che questo sia un po’ quello di cui è fatto l’uomo – quel livello di complessità, la capacità di sostenere idee contrapposte nello stesso momento -, ed è qui che mi sento più a mio agio a parlare di speranza, in una zona in cui la speranza e la sua assenza si confrontano in modo dinamico.

Perché fare la rivoluzione non basta?

Sopra. All’entrata di una sede della banca centrale di Atene, aperta per pagare le pensioni. (Simon Dawson, Bloomberg). La rivoluzione è un’invenzione moderna. Appesantita dall’idea che dobbiamo distaccarci dal passato per ottenere…

La rivoluzione non si fa ‘una volta per tutte’.

In questo periodo di intenso dibattito sui temi dei beni comuni e dell’economia collaborativa, stiamo incominciando a vedere lo scambio al di fuori del possesso e a considerare altre possibilità per il dono e per la speranza. In questo senso credo di percepire due dimensioni.