La povertà assoluta non è solo una questione di mancanza di risorse materiali, ma una condizione che spinge le persone ai margini della società, privandole di dignità, libertà e voce. Selfie Senza Fissa Dimora, inaugura – in collaborazione con METAZoo – un laboratorio di alcuni Small Project pro bono che realizzerò tra il 2025 e il 2026 coinvolgendo persone che vivono quotidianamente la condizione di vulnerabilità e di povertà estrema, congiuntamente ad attivisti, associazioni, cooperative sociali e istituzioni. Progetti che nascono dalla necessità di dare spazio a chi, per troppo tempo, è rimasto invisibile.
In modo particolare Selfie Senza Fissa Dimora ha l’obiettivo di creare un ponte tra chi vive per strada e chi desidera ascoltare e capire davvero questa complessa realtà.
Come funziona Selfie SFD?
L’idea è quella di instaurare un dialogo aperto con persone senza fissa dimora, dando loro la possibilità di raccontarsi attraverso messaggi audio registrati su una chat su WhatsApp. Ogni mese, almeno una persona viene invitata a condividere la propria esperienza, le difficoltà affrontate, le speranze per il futuro. Questi racconti vengono poi rielaborati in forma di domande e risposte, e raccolti su una pagina Facebook e in una sezione dedicata di questo blog per dare maggiore chiarezza e struttura alle loro voci e renderle più accessibili a chi legge.
Il primo dialogo di Selfie SFD:
la storia di Marco R.
Il primo dialogo che verrà pubblicato a breve è quello con Marco R., un uomo di Milano che ha vissuto due vite. Prima era un imprenditore di successo, con una famiglia e una stabilità economica. Poi, una serie di difficoltà lo hanno portato a perdere tutto, trovandosi a vivere per strada. Marco oggi non solo ha deciso di raccontarmi la sua storia, ma anche di cercare risposte a domande cruciali sulla condizione dei senza fissa dimora, ponendo alcuni interrogativi a quanti si occupano di povertà estrema.
Dopo alcune settimane di conversazioni con Marco, abbiamo deciso insieme di trasformare i suoi racconti in una serie di domande e risposte, così che potessero diventare un punto di partenza per una riflessione più ampia.
I temi al centro del progetto Selfie SFD.
Con questa iniziativa, desidero affrontare temi cruciali:
- La lotta per la sopravvivenza in condizioni estreme.
- Il peso dello stigma sociale, che isola e umilia.
- La mancanza di accesso ai servizi essenziali, dalla sanità all’istruzione.
- La resilienza e la forza di chi, nonostante tutto, cerca di ricostruire la propria vita.
Sin dal primo racconto, desidero portare l’attenzione su questi temi, dando voce a chi spesso non ha la possibilità di farsi ascoltare.
Un invito all’ascolto e all’azione.
Selfie Senza Fissa Dimora non è solo una raccolta di storie. È un tentativo di creare un ponte tra chi vive ai margini e chi, magari senza rendersene conto, contribuisce alla loro invisibilità. Non possiamo cambiare il mondo da soli, ma possiamo iniziare ad ascoltare, a prenderci cura costruendo relazioni tra le persone vulnerabili e la comunità. Possiamo mettere in discussione i nostri pregiudizi, interrogarci su cosa possiamo fare, anche nel nostro piccolo, per creare una società più giusta e inclusiva.
SelfieSFD è un progetto aperto alla partecipazione di tutti.
Se conosci qualcuno che vorrebbe raccontare la propria storia o se vuoi contribuire in qualche modo al progetto, scrivimi con il Messenger sulla pagina Facebook o tramite email. Insieme, possiamo dare voce a chi fatica ad averne una.
#SelfieSDF #PovertàNonèInvisibilità

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