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We Love Magazine. Intervista a Andrew Losowsky.

Mario Flavio Benini – Andrew, qual’è la tua filosofia?
Andrew Losowsky – Penso che ci siano due modi per far reagire le persone: puoi impressionarle o incantarle. A me affascina l’incanto. Sono sempre alla ricerca di oggetti, siti web, idee, persone che mi colpiscano in luoghi inaspettati ed in modi imprevedibili. E li voglio condividere. Sia che stia curando la realizzazione di una guida turistica, ideando un sito web, o creando una rivista, oppure quando incontro le persone per la prima volta o anche solo andando al lavoro o a pranzo, voglio sorridere, voglio imparare, voglio cambiare il mio modo di pensare, e voglio godermi ogni cosa. Credo profondamente nei valori come il rispetto, l’uguaglianza, la creatività, il vivere sano, la coscienza ambientale e la felicità, ma se non sono soddisfatto o non mi piace quello che sto facendo, allora significa che non lo sto facendo nel modo giusto.

MFB – Quali sono gli ingredienti chiave per il successo della rivista, Le Cool?
AL – Premetto che ho curato per quattro anni la produzione editoriale di Le Cool, lavorando allo sviluppo delle strategie editoriali per la sua espansione che è passata da una a otto città. Le Cool è una rivista email presente al momento in undici città nel mondo. Fornisce una selezione dei migliori eventi culturali locali e luoghi in città, è scritto nella lingua locale, e si rivolge agli abitanti locali. Il suo successo deriva dalla nostra prospettiva sempre positiva, amichevole, emozionante, soggettiva; la nostra selezione (selezioniamo solo le cose più notevoli che la nostra rete di collaboratori rintraccia ogni settimana fra un’ampia varietà di generi) sorprende, diverte ed è facile da utilizzare, senza che si dia ad un singolo evento più importanza rispetto ad un altro. Un ulteriore punto di forza la sua integrità: non vende mai nostri contenuti e non accetta denaro o favori per pubblicare qualcosa.

MFB – I giovani lettori sono disposti a pagare per una rivista stampata?
AL – In tal caso, perché dovrebbero comprare riviste piuttosto che cercare i contenuti sul web? La gente paga per una rivista se è in grado di offrire loro un’esperienza unica attraverso la carta stampata, che soddisfi una necessità nelle loro vite. E queste sono le riviste create per uno scopo (viaggi aerei, parrucchiere) e le riviste che sono ben pensate, oggetti curati nel dettaglio, che sfruttano le qualità di ciò che la carta e la stampa sono (o non sono). Il web è grandioso per alcune cose, ma non ha ancora sorpassato la stampa nel modo in cui la televisione ha ucciso la radio.

MFB – Potenzialmente chiunque abbia accesso ad internet può creare un web magazine o un blog. Quali sono gli aspetti cruciali del loro successo.
AL – Il fatto di poter dire ciò che si vuole e, in teoria, milioni di persone possono leggerlo e commentarlo. Da qui nasce un’interazione: i tuoi fatti privati possono essere controllati dalle persone in tutto il mondo, inizi a dialogare, ti senti più in contatto con il tuo pubblico di quanto ti permettano di fare i mezzi di comunicazione tradizionali. È facile essere sedotti da questo ed essere indotti a pensare che la stampa non ha più valore. Ma questo non è vero.

MFB – Una rivista online con contenuti generati dagli utenti può essere remunerativa?
AL – Il grande problema per tutti i web magazine con contenuti generati dagli utenti è lo stesso: come possiamo guadagnare soldi? La pubblicità ondine è relativamente agli inizi, specialmente per il video. Ci sta provando, ma per ora non è semplice.

MFB – Qual è il modo più strano ma allo stesso tempo efficace a livello commerciale in cui può essere distribuita una rivista?
AL – E qual è semplicemente il più bizzarro? Si può dire che le riviste gratuite sono uno dei successi più strani: Vice è diventato un marchio commercialmente di successo a livello mondiale. Non sono l’unica cosa strana comunque. Io adoro le riviste stampate sul lato delle bottiglie delle bibite. Un’edizione di Addict ha solo quattro copie stampate che devono essere spedite via posta da una singola persona all’altra, con una copia distribuita per continente. La Màs Bella ha fatto un’edizione speciale della propria rivista, a forma di sandwich. Meglio leggerlo fresco.

MFB – Qual è l’innovazione più importante tra le riviste stampate negli ultimi 10 anni?
AL – I progressi nell’editoria individuale (desktop publishing) combinata con internet: si può realizzare una rivista ad un costo relativamente basso, e mandarla in stampa ovunque nel mondo con un click del mouse.

MFB – Pro e contro di essere uno editore indipendente nell’era di Internet.
AL – Il contro non ha niente a che vedere con internet, ed è lo stesso di sempre: riuscire a guadagnare soldi. I pro: si può costruire una community, rivolgersi direttamente ai propri lettori, ricevere un pagamento tramite Paypal, trovare foto creative su Flickr e altri talenti in tutto il mondo, tutto senza il supporto della distribuzione e degli strumenti tradizionali.

Andrew Losowsky è nato nel Regno Unito, ha lavorato a Londra, Barcellona, Madrid, Hong Kong, e Palo Alto, CA. Oggi vive a New York City.
Ha scritto per The Guardian, The Wall Street Journal, il Times di Londra e The Big Issue.  Nel 2001 è stato stato uno dei sei nuovi giornalisti dell’anno del Regno Unito. Ha lavorato due anni come redattore senior a The Huffington Post.

Per l’editore Die Gestalten Verlag, ha pubblicato: We Love Magazines (2007), We Make Magazines: Inside the Independents (2009),  Around the World: The Atlas for Today (2013), Fully Booked – Ink on Paper: Design & Concepts for New Publications.
I suoi progetti sono stati recensiti da: The Economist, Time magazine, BBC World Service, New York Times , Monocle , Boston Globe , Philadelphia Inquirer , The Hindu Times e El País .
Attualmente sta lavorando su una nuova piattaforma di mobile news e insegna giornalismo e thinking design alla New School di New York.
Andrew Losowsky è stato ospite di SignJam 08 per il workshop “We Love Magazines”. Per SignJam 08 ha realizzato l’exhibit “Magazine come oggetti“.

Il sui sito web è: http://www.losowsky.com
Il Facebook di Andrew Losowsky è: https://www.facebook.com/andrew.losowsky?fref=ts

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