
s'entrevoir
This a Magazine. Intervista a Andy Simionato e Karen ann Donnachie.
This a Magazine è un magazine che non parla di niente. Descritto da Adrian Shaughnessy come un “fenomeno editoriale” questo progetto mutevole continua ad evolvere nelle sue forme, fin dalla sua prima uscita nel 2002, includendo materiali della rete costituiti da book fotografici, presentazioni powerpoint, materiali quicktime, slideshow animati, e una serie di compendi stampati e accompagnati da accessori e dvd. Pubblicato e distribuito indipendentemente, fuori dai canali e dai modelli convenzionali, questo periodico irregolare rimane immune dalle pressioni economiche, decidendo di porsi come un esperimento nell’ambito della post-comunicazione. Un magazine oltre i magazine, questa è una rivista che non parla di niente.
Mario Flavio Benini – Come mai la stampa non è morta? Qual è il tuo ruolo nel mantenerla ancora vitale ed energica?
Andy Simionato – Stiamo andando oltre le divisioni online/offline dal momento che i nuovi media stanno donando nuova vitalità ai mezzi tradizionali. Al giorno d’oggi il digitale influenza l’analogico così come l’analogico ha a sua volta influenzato il digitale. Le nostre prime edizioni online avevano l’aspetto di piccoli libretti d’animazione, successivamente le nostre raccolte stampate scorrevano come un linguaggio HTML, con le pagine impaginate come finestre di un browser. Pertanto è la contaminazione che permette di creare nuove idee.
MFB – Vi rivolgete ad un gruppo di lettori non convenzionale. Come si comunica la presenza di un progetto editoriale non convenzionale?
AS – Attraverso il passaparola nel web.
MFB – TIAM è un progetto editoriale creativo e partecipativo. Come riuscite a organizzare tale lavoro, coinvolgendo diverse persone e mantenendo sempre la vostra coerenza?
AS – Accettiamo di buon grado le casualità e cerchiamo di non prenderci mai troppo sul serio. Man mano che procediamo sperimentiamo cose diverse, per cui non c’è un’unica risposta a questa domanda.
MFB – C’è qualcosa che non vi è ancora stato impossibile pubblicare?
AS – Non abbiamo nessun tipo di restrizione (e questo può essere più difficile da gestire di quanto si creda).
MFB – Come scegliete gli artisti ed i collaboratori che contribuiscono ai vostri singoli progetti?
AS – Cercando attività che si sviluppano all’esterno dei circuiti artistici prestabiliti, come per esempio in internet.
Andy Simionato, artista australiano, insieme alla connazionale Karen Ann Donnachie si è dedicato a progetti di editoria on e off-line (Make art for Magazines, Don’t Make Art for Galleries), e altro ancora per il mondo 3D. L’Atelier Donnachie/Simionato sviluppa nuovi approcci a forme di espressione multidisciplinare. È un contenitore critico sulle pratiche delle time-based arts in relazione a tutto ciò che chiamiamo internet. Andy Simionato è stato ospite di SignJam 08 per il workshop “We Love Magazines”, organizzato con Andrew Losowsky.
I siti web sono: http://www.karenandy.com, http://www.andysimionato.com/page/6
Il Facebook di Andy Simionato è: https://www.facebook.com/andysimionato?fref=ts
Discussione