
commoning
Per una gioiosa speranza.
Sopra. Il World naked bike ride di Londra. Foto di Paul Brown.
Speranza è un parola che normalmente possiede un significato fortemente positivo, ma quando la usiamo non stiamo per forza parlando di una condizione positiva. La speranza può essere sia positiva che negativa. In filosofia esiste una tradizione che va da Spinoza a Nietzsche, che vede la speranza in modo negativo. In quella tradizione la speranza viene identificata spesso con la “speranza religiosa”, nel senso in cui la intendeva Karl Marx — “oppio dei popoli”. Diventa allora una negazione o un differimento. In Spinoza la speranza significa astenersi dalla ricerca della felicità. Al posto di vivere un’etica della gioia, viviamo un’etica della speranza, un sospendere, un differire, un rinviare, la gratificazione. Questa idea è simile alle tesi sviluppate da Herbert Marcuse a proposito del gioire soggetto alla logica del capitalismo — soffriamo oggi nella speranza di gioire domani, senza che quel gioire arrivi mai. Ed è questa anche la speranza contro la vita, come la interpretava Nietzsche.
Ecco perché è fondamentale imparare a riconoscere quale tipo di speranza incoraggia la vita delle persone e della società, piuttosto che semplicemente accontentarci che si dia speranza o meno alle persone. Esiste una speranza che è dalla parte della vita, una speranza che ci porta a continuare a desiderare di vivere, indipendentemente da tutto. È una speranza gioiosa, che emerge dal rifiuto della logica capitalista del differimento, che ci spinge verso una più elevata capacità di agire, e questo avviene, come scrive Spinoza, quando ci associamo comunitariamente con altri.
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