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Tape Art. Un’escursione nel mondo dei nastri adesivi.

Il semplice nastro adesivo nasconde proprietà tali da indurre artisti e designer ad indagare sulla sua importanza, formale e concettuale, all’interno dei propri lavori. Ecco perché è possibile, oggi, parlare di un movimento “Tape art”. 51UcAGHurjLKerstin Finger, poco più di trent’anni di Francoforte, grafic designer, ha pubblicato “Tape. Art: An Excursion Through the World of Adhesive Tapes” (DVG) una ricerca sull’uso del tape nella grafica e nel design: 211 utilizzi differenti negli Stati Uniti, il paese che ha inventato il detto “Dio ha fatto il mondo, ma è tenuto insieme con del nastro adesivo”. Inizialmente il nastro adesivo altro non era che un oggetto comune di uso pratico, realizzato dall’esercito degli Stati Uniti allo scopo di “riparare”. Dai primi anni ’50, quasi ogni famiglia americana ne possedeva un rotolo: era un oggetto elementare, quasi obbligatoria la sua presenza in ogni luogo di lavoro. Il passaggio da strumento versatile a materiale di gusto estetico, oggetto di attenzione per pittori e artisti, è iniziato intorno al 1945 grazie a suoi precursori: Robert Watts, che ne ha sperimentato l’effetto optical su un foglio di alluminio; Dieter Rot, che ha fatto della banalità oggettiva dei vari materiali la sua opera e, ultimamente, Joseph Beuys. Ma il merito di averlo riconosciuto come protagonista dell’opera d’arte, di averlo utilizzato sulla “tela” e non accanto a questa, va al giovane russo David Ter-Oganyan, che ha avvolto il nastro su una lattina di Coca Cola e, su un cronometro a basso costo, ha indicato il significato del suo lavoro: “Non è una bomba”. La creatività del nastro adesivo, oggi, non conosce limiti. Thomas Hirschhorn, artista svizzero, integra gli articoli di consumo all’arte, utilizza il nastro adesivo e altri materiali a basso costo per enfatizzare le cose marginali della vita, per dare voce alla povertà: nelle sue opere pare che gli oggetti siano tenuti insieme dal nastro adesivo. I lavori del connazionale Nic Hess sottolineano la bellezza del materiale. Attacca i suoi nastri, di colore diverso, ai muri, ai soffitti e ai pavimenti, per un gioco di forme, loghi e interazioni giocose con l’ambiente. L’artista scozzese Jim Lambie realizza con il nastro adesivo delle passeggiate policrome attraverso i pavimenti dei vari luoghi espositivi. Al contrario di Hess, il suo design di diversi livelli colorati è la prima componente delle installazioni.

Tape art. Artisti e designer.
“Tape”. Non cucire, soltanto chiudere con nastro adesivo. Un concetto di abito realizzato da Jerszy Seymour (Berlino, Germania), dove la tradizionale cucitura è sostituita dal nastro adesivo. Una collezione di t-shirt, completi in felpa, maglioni di cashmere e bikini tenuti insieme dal nastro. L’idea è quella di ricostruire il futuro con un po’ di amore e nastro.”Tape” è una collezione di abiti tenuti insieme da un super nastro, pronta a lottare per il bene e il male, per creare abiti per il supereroe post industriale, il frankenstein funky e la sexy pantera rosa che c’è in tutti noi. Una nuova tecnica, il risultato di un esperimento sovversivo. “Tape” è permanente, elastico e lavabile.

Pace, amore e combatti il potere.
“Re-Design”. Troviamo virus in posti differenti: ogni specifico soggetto, con una vera cultura di sé, è sottomesso alla form azione di virus, prima o poi. È semplicemente la natura della natura. Sembra che il “design” ne sia finalmente divenuto vittima a sua volta. Di solito i virus, quando colpiscono, colpiscono duro in modi differenti: mentre parliamo, una grande va rietà di virus attacca tutte le forme esistenti di design e i deboli riflettori della vittima si illuminano velocemente: simmetria, monotonia, ripetizione, produzione e distribuzione di massa. Anche se la maggior parte dei virus hanno capienza altamente distruttiva, spesso sembrano soltanto parassiti sui loro oggetti o ne spezzano le caratteristiche comuni.
R-Design è una revisione della famosa serie Rosenthal Moon di Jasper Morrison. Nel suo design Pieke Bergmans (Amsterdam, Olanda) ricerca la forma originale. Le strisce adesive che lei ha applicato non sono soltanto una decorazione: esse cambiano il design del ben conosciuto servizio da tè. La giuria del Rosenthal Design Award 2004 fu così impressionata dal lavoro che si premurò di farlo mettere in produzione il prima possibile.

Tape paintings.
Racconta Valery Koshlyakov: “Mentre lavoravo con il cartone, ho scoperto il nastro da pacchi. Risultò essere un meraviglioso mezzo d’espressione: la sua freddezza è formativa ed è limitata nella scelta del colore. Il nastro adesivo è ben adatto per fare uno schizzo, come un mezzo espressivo per una rapida riproduzione di un’impressione. La velocità con cui si attacca, la freschezza della sua luminosità, e la povertà e purezza dei colori lo rende molto attuale e vivo”. Nel 1999 ha usato il nastro come uno strumento per la “costruzione dei musei” all’interno dei musei per il progetto “Applikatives Museum” in Russia e poi in Europa. Per il progetto “Paintings in Museums” Valery Koshlyakov ha messo del nastro sui quadri di famosi artisti sui muri delle stanze d’esposizione. Il nuovo progetto “Art and people – Living with paintings” (Mosca, Parigi) incarna la democratizzazione – un passo verso il consumatore che non ha la possibilità di comprare capolavori artistici. Idealmente dovrebbe essere attaccato con il nastro sui muri di casa del cliente. Il lavoro rappresenta una versione poster dell’originale, ma i poster non sono prodotti in serie. Con le sue unicità, esso deve essere visto come in opposizione ai prodotti di massa di Andy Warhol.

Les Urbaines Festival.
Les Urbaines Festival des Jeunes Créations” è un festival che si tiene ogni dicembre a Losanna, in Svizzera. Dà risalto a giovani creazioni in vari ambiti, come la danza, il teatro, il cinema, la musica, le belle arti, e a 10 performance da tenere in differenti luoghi della città. Dura due giorni. Fulguro ha sviluppato la comunicazione visiva del festival nei due anni precedenti e lo farà anche per il 2005. La parte più importante del lavoro è stato capire come segnalare i dieci punti e come mostrare che qualcosa di speciale stava accadendo proprio lì. Lo scotch è stato un modo semplice, flessibile e vistoso per segnare ciascun posto per due giorni. Fulguro ha preparato uno scotch speciale “Les Urbaines” e lo ha attaccato ovunque: sui muri, sulle finestre, sui bus, sui vestiti per scrivere, decorare e indicare. Il font fu disegnato semplicemente appiccicando il nastro sul muro e digitalizzandolo. Il nastro, con il nuovo font, è stato usato per scrivere nell’immagine del festival e allo stesso tempo per incollare i poster sui muri. “Ciò che ci è piaciuto è stata l’immagine irregolare data al festival, un posto dove le cose si stanno facendo, dove le cose sono in progresso: un cantiere”.

Museo delle Arti Applicate di Francoforte.
Il Museo delle Arti Applicate di Francoforte è cambiato. Visivamente. La ragione di ciò è lo sviluppo e l’introduzione di una nuova grafica ad opera di Vier5. Il nuovo design riguarda tutte le aree del museo. Un nuovo sistema di controllo sarà installato per condurre il visitatore attraverso il museo, ma anche attraverso gli altri edifici dell’amministrazione, la libreria e la villa Metzler. Saranno ridisegnati nuovi poster, cataloghi, inviti, ecc. Lo sviluppo di un nuovo design, con innumerevoli discussioni e incontri, prende tempo. E così passano settimane e mesi, con molto lavoro che resta invisibile, prima della realizzazione del nuovo design. Una domanda interessante è cosa realmente accade dietro le scene prima di giungere ad appendere i nuovi colorati stendardi e poster. Per spiegare questo processo e far sì che le cose siano più trasparenti, il museo si è trasformato in un cantiere “grafico”: lo sviluppo del nuovo design si è diviso in differenti fasi, poiché la realizzazione di ciascuna fase può essere direttamente sperimentata e, ognuna di queste, diviene realmente riconoscibile. Dunque, tutti gli elementi che non servono o quelli che non saranno riutilizzati vengono rimossi o mascherati con del nastro da pacchi, così da essere riscritti a mano con un pennarello indelebile. Queste fasi aiutano a rivedere lo status esistente e a scoprire cosa manca o quale informazione è stata persa nel corso degli anni. In questo palcoscenico, i dipendenti e anche i visitatori possono direttamente influenzare il processo di design con le loro idee, ma anche indicando se l’informazione è incompleta. In questo modo, un sistema di controllo efficiente sarà creato collegando tutte le parti del museo in modo standard. Usando del materiale convenzionale, unito a nastro adesivo e pennarelli indelebili, le linee possono essere immediatamente definite e indicate. Ogni cosa può essere corretta molto facilmente; basta metterci una striscia di nastro adesivo! Per questa prima fase il museo usa il “il linguaggio della strada” per i messaggi sul muro, segnalando e mascherando le cose esistenti e inesistenti. Forme veloci e grossolane. Lettering immediato. Adesso questo moderno modo di comunicare, come lo si vede da anni nelle nostre città, entra nel museo. Le strisce di nastro adesivo e le linee saranno appiccicate in tutto il sito fino a quando verranno rimpiazzate da un nuovo design, passo dopo passo, e diventeranno una nuova caratteristica del museo. Tutto ciò contribuirà all’attrattiva dell’edificio e dell’esibizione.

Instant Labelling Tape.
Pensato da Random International come un semplice sistema di etichettatura fai da te. Oscurando uno o più dei 14 segmenti che compongono il font sul nastro, si possono creare i propri segni temporanei, dalle etichette alle installazioni: per mettere delle etichette sulle scatole, creare segni ufficiali e perfino per insegnare ai figli come fare le lettere. Si può inoltre rinominare la propria strada. Tutto quello di cui si ha bisogno è un pennarello indelebile e un rotolo di nastro.

Negli spazi astratti.
Le installazioni dinamiche di Jim Lambie sono realizzate con nastro adesivo colorato che segue i contorni delle stanze. Essi trasformano e infondono energia allo spazio, riecheggiando le caratteristiche architettoniche della stanza e creando anche un vortice. Lambie comincia a mettere il nastro dal perimetro esterno, dove il pavimento incontra il muro, verso il centro della stanza. I suoi nastri emulano e illuminano i particolari contorni della galleria, producendo un ritmo e una vibrazione, creando un vortice che confonde e disorienta. Lo spettatore resta stordito, mentre è trasportato lungo una traccia colorata verso uno spazio astratto inimmaginabile. A causa dei colori brillanti e psichedelici del nastro brillante lo spazio, riempito di colore, sembra vibrare e pulsare. I colori sono una reminiscenza della Pop e Op Art degli anni ’60, come se ci gettassimo dentro un enorme quadro astratto.Il lavoro di Lambie provoca dibattiti: si tratta di scultura, architettura o pittura? Percepire il lavoro in tempo reale significa che non può guardarla come un oggetto di arte tradizionale. Se ne deve fare esperienza diretta d’interazione.

Plant tape.
I semi per il nastro pianta furono pensati da Chris Kabel per un’esibizione di Tokyo nel 2002, sul riciclo dei rifiuti e dei materiali di poco valore. Furono ‘seminati’ nel suolo fertilizzato, interrogandosi sulla bellezza del rifiuto e sulle soluzioni improvvisate e bagnati dalle lacrime formate dalla bruttezza che ci circonda. Poi, improvvisamente, fuori da un grande cumulo di rifiuti, questo rotolo di nastro si srotolava, appiccicandosi sui muri dello spazio espositivo, ricoprendo ogni cosa con un fogliame verde lussuoso. Alla fine quest’edera artificiale ricopriva l’intero spazio e creava una sorta di castello per la bella addormentata. Questo nastro è una banda larga 5 centimetri e lunga 50 metri di plastica verde con rami e rametti tagliati da un raggio laser.

Kerstin Finger per l’editore Die Gestalten Verlag, ha pubblicato: “Tape. Art: An Excursion Through the World of Adhesive Tapes.
Con Florian Böhm e Jerszy Seymour, Berlino è stata ospite di SignJam Live con il workshop “Get stuck to it”. Per SignJam Open Lecture con Florian Böhm ha tenuto la lecture: “Tape: An Excursion Through the World of Adhesive Tapes”.

Il sui sito web è: http://www.kekiretta.net
Il suo Facebook è: https://www.facebook.com/kerstin.finger.94

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