
ma l'amor mio non muore
Ritorno di classe.
Mi sembra interessante riflettere sui motivi per cui oggi stiamo assistendo a un ritorno della classe come principio secondo il quale si distribuisce la possibilità di ‘civilizzarsi’. C’è una specie di pluralismo culturale nelle classi medio alte, per cui la razza come principio su cui basarsi per distribuire la ‘speranza di civilizzarsi’ non è più funzionale al capitalismo come lo era un tempo. Il capitalismo globale promuove ed è promosso da una sorta di ‘civiltà multiculturale’. Ormai molti bianchi senza lavoro, o appartenenti alla classe operaia, ritengono di non poter accedere a tale civilizzazione. Dall’altro lato ci sono neri, asiatici che stanno iniziando ad avere accesso ai ‘privilegi’ della civilizzazione. Mi riferisco ad un insieme di cose, come le qualità estetiche, come l’essere considerati fighi, venire bene in foto, ecc, ma ovviamente anche ai beni economici, al diventare investitori, e così via. Ad esempio osservando gli asiatici, si può notare che si dividono in tre categorie. La prima è quella degli asiatici ‘fighi’, quelli che vedi nelle pubblicità delle aziende. Poi c’è quella degli asiatici investitori, che vengono bene accolti come migranti, infine ci sono gli ‘asiatici a cottimo’, categoria che sta diventando del tutto marginale (pur rimanendo fondamentale in Italia). Sta avendo un processo analogo la popolazione bianca; a quel che rimane della classe operaia viene impedito sempre più spesso di essere adeguata alla civiltà multiculturale. È come se il capitalismo multiculturale, reintroducendo la classe, mettesse in atto un meccanismo di ridistribuzione della speranza di far parte della civiltà.
“Ritorno di classe” fa parte del progetto “Ma l’amor mio non muore. Possiamo trasformare la speranza in una politica rivoluzionaria?”, pubblicato su queste pagine e in forma più completa su Medium.
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